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L’Avversario: il Parma di D’Aversa è un concentrato di cuore, grinta e contropiede

Il Parma di Roberto D’Aversa è la squadra rivelazione di questa Serie A.

Nono posto in classifica con 25 punti condiviso con Atalanta, Fiorentina e Sassuolo. 17 gol fatti e 21 subiti distribuiti in 7 vittorie, 4 pareggi e 7 sconfitte. Sono questi i numeri del Parma di Roberto D’Aversa, squadra neopromossa che non ha nessuna intenzione di limitarsi a lottare per non retrocedere. Anzi, la voglia di stupire e continuare ad ottenere risultati sorprendenti è tanta. Chiedere all’Inter di Luciano Spalletti che è caduta in casa per 0-1 con il gol dalla distanza di Dimarco, oppure alla più recente vittoria in trasferta all’Artemio Franchi di Firenze grazie alla rete di Inglese nel recupero del primo tempo. Risultati e motivazioni da vendere, una classifica che tiene lotani i gialloblù dalla zona retrocessione e che potrebbe portarli a lottare per un posto in Europa League. Ma qual è la forza di questo Parma? 

Qualità umane e solidità tattica

Una squadra che non ha nelle corde il dominio territoriale e l’imposizione del proprio gioco sull’avversario. A dirlo sono le statistiche ma anche le dichiarazioni. In 18 partite di Serie A, il possesso palla medio dei crociati è del 40.7%, segno che il Parma di D’Aversa preferisce attendere che sia il proprio avversario a fare la prima mossa. Nel prepartita di Fiorentina-Parma è lo stesso Luca Siligardi a sottolineare come le caratteristiche della squadra si basano sulla fase difensiva e sulle ripartenze, si legge su forzaparma.it: “La Fiorentina proverà a fare la partita, dovremo essere bravi a sfruttare le nostre caratteristiche sulle ripartenze e far bene in fase difensiva”. Ma anche lo stesso bomber Roberto Inglese al termine del primo tempo e subito dopo il gol del vantaggio sottolinea: “Potenzialmente queste partite sono più semplici per noi perché giochiamo in ripartenza. Dobbiamo tenere duro e rimanere compatti fino alla fine perché la Fiorentina è forte”. L’allenatore del Parma, Roberto D’Aversa invece esalta le qualità del gruppo per sacrificio, anima e intensità, sottolineando appunto che le vittorie del Parma passano attraverso: “uno spessore umano al di sopra della norma”.

Frecce note e veloci, un pericolo da limitare.

Servirà una Roma concentrata e compatta tanto quanto lo sarà il Parma. L’attenzione sarà rivolta specialmente sugli esterni veloci: Biabiany e Gervinho in particolare. Il primo sembra essere rinato da quando si è accasato al Parma, il secondo è una vecchia conoscenza di Roma, dunque ben note le caratteristiche dell’ivoriano che andrà arginato senza concedergli ampi metri di campo. Da non sottovalutare neanche la rapidità di Roberto Inglese, punta letale già in diverse situazioni in questa Serie A.

Una squadra dunque capace di esaltarsi nelle difficoltà, dotata di un buon impianto difensivo (ha subito meno reti della Roma in questo girone d’andata) e di un contropiede spesso decisivo all’interno delle partite. Una partita particolarmente ostica che, però, gli uomini di Eusebio Di Francesco non dovranno sottovalutare perché è necessario costruire una striscia di risultati utili consecutivi per recuperare punti preziosi in classifica e conquistare l’accesso alla prossima Champions League.

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