A Nyon la Uefa apre il tavolo delle larghe intese con l’Eca: possibile l’inserimento di gare nel week end, e una proposta di base con 32 squadre e 4 retrocessioni
A Nyon, in casa Uefa, si apre il tavolo delle larghe intese con l’Eca, l’associazione dei club europei presieduta da Andrea Agnelli. Si ragiona su quelli che potrebbero essere i cambiamenti riguardanti la futura Champions League: una proposta di base con 32 squadre (come ora) e 4 retrocessioni con delle partite da piazzare nel weekend, elemento che fa discutere. Soprattutto si studia il calendario: doveva restare tutto fermo fino al 2024, ma molte squadre importanti hanno fretta di rivedere introiti, contratti tv e concessioni già dal prossimo giro ovvero dal pacchetto che copre le stagioni 2021-24 e poi nel 2021 parte il nuovo Mondiale per club appena varato dalla Fifa e già sotto minaccia boicottaggio dell’Eca.
Per ora non si decide nulla, si parla, forse qualcosa si scarta e si mettono altre date, più decisionali, in agenda ma oggi si inizia a fare sul serio. Dal 2021 dovrebbe entrare in scena anche la terza Coppa voluta dall’Uefa, una sorta di Europa League 2 che probabilmente troverà un nome migliore. Serve ad allargare il giro delle pretendenti al calcio che conta. Anche se l’élite è pronta a sganciarsi con un sistema che consente ai pezzi grossi di esserci sempre, salvo tonfi. Il tutto mentre l’Uefa testa il suo nuovo canale tv pronto a nuovi palinsesti.