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Stadio della Roma, arrestato Marcello De Vito. Ielo: “Non c’è alcun impedimento nell’iter”. Malagò: “Spero non implichi rallentamenti” LIVE

L’esponente grillino avrebbe incassato direttamente o indirettamente delle elargizioni dal costruttore Luca Parnasi

Terremoto giudiziario nel Movimento 5 Stelle romano. Secondo quanto riporta la repubblica.it Marcello De Vito, presidente dell’assemblea capitolina è stato arrestato all’alba con l’accusa di corruzione. I carabinieri di Via In Selci hanno perquisito il suo appartamento. L’esponente grillino avrebbe incassato direttamente o indirettamente delle elargizioni, questa l’ipotesi dei pm Barbara Zuin e Luigia Spinelli, dal costruttore Luca Parnasi. De Vito, in cambio, avrebbe promesso – all’interno dell’amministrazione pentastellata guidata dalla sindaca Virginia Raggi – di favorire il progetto collegato allo stadio della Roma.

15.00 – «Lo stadio della Roma? Figuratevi se io oggi faccio considerazioni. Penso e spero che non implichi un ulteriore rallentamento su un percorso già di per sé complesso ma che sembrava andasse verso una conclusione». Lo dice il presidente del Coni, Giovanni Malagò, commentando gli arresti di questa mattina legati all’inchiesta sul nuovo impianto del club giallorosso. «Sono geneticamente e culturalmente un garantista – aggiunge il capo dello sport italiano a margine di un evento al Foro Italico –, spero che al più presto si possa chiarire la propria innocenza e non colpevolezza. È stato fatto un errore clamoroso nel non portare avanti la candidatura di Roma alle Olimpiadi. Mi sembra che anche De Vito, come altri esponenti, lo abbiano riconosciuto. Avevo detto: tenetevi una fessura aperta. Fa abbastanza riflettere che a distanza di due anni ci ritroviamo con la possibilità di portare le Olimpiadi a Milano e con questa vicenda qui a Roma si commenta da sola. Fermo restando che sono tra coloro che sperano che tutto si risolva senza colpe e senza strumentalizzare».

«Pallotta si stuferà? Non lo so, non posso stare nella sua testa – risponde Malagò- . Se ognuno procede isolatamente è una via crucis arrivare fino in fondo alla realizzazione di un nuovo impianto. Se ci fosse invece una data certa di un evento sai che per quella data le cose le devi autorizzare. Penso che per il calcio senza impianti non si vada da nessuna parte e la madre di tutte le battaglie sono gli Europei del 2028: non vedo altre soluzioni». 

14.30 – Cristina Grancio, consigliera del Comune di Roma, che era stata espulsa dal Movimento 5 Stelle per aver avanzato dubbi sul progetto legato al nuovo stadio della Roma, è intervenuta ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano – Dentro la notizia

Sull’arresto di Marcello De Vito. “Non sono stupita perché De Vito aveva ai miei occhi un atteggiamento ambiguo sul nuovo stadio della Roma –ha affermato Grancio-. Non si capiva se fosse a favore o contro, anche durante le riunioni di maggioranza. Probabilmente questa situazione chiarisce la sua ambiguità”.

“Io –ha spiegato Grancio- ho sempre messo in guardia la sindaca Raggi, ma anche Fraccaro e Bonafede, i due delegati di Luigi Di Maio. Di Maio ora rilascia queste dichiarazioni patetiche ma lui, attraverso i suoi due delegati, c’è stato in questa situazione dello stadio. Hanno partecipato alle riunioni di maggioranza, hanno ascoltato le problematiche che c’erano eppure sono andati avanti come treni. Secondo me le cause sono l’impreparazione dal punto di vista urbanistico, dal punto di vista politico e anche personale. Hanno avuto un’arroganza e una supponenza che non vanno bene se si vuole fare questa professione”.

“Questa vicenda sarà la pietra tombale sul progetto stadio varato dalla giunta Raggi –ha dichiarato Grancio-. Insieme a Fassina ho presentato una mese fa una delibera di annullamento in autotutela, proprio legata a tutte le illegittimità che ha sempre riscontrato il tavolo dell’urbanistica che poi è stato falcidiato. Proprio in questi giorni questa delibera sta iniziando il suo iter nei due municipi dove cadrà la variante urbanistica, cioè il nono e l’undicesimo. Quindi mi aspetto che questa delibera passi e sia appoggiata, perché non avrebbe senso proseguire con lo stadio dopo queste vicende”.

Conseguenze sulla giunta? Credo che loro continueranno ad andare avanti alla cieca, non vedo né la capacità di capire quello che gli sta succedendo, né l’umiltà di fermarsi. Mi sembra che, salvo il fatto di tuonare giustamente contro la posizione di De Vito, non ci sia un minimo di riflessione sull’iter dello stadio della Roma che a questo punto si porta dietro anche altre situazioni urbanistiche, che sono quelle che conoscevamo e avremmo dovuto affrontare entrando in Campidoglio. E’ nel sistema urbanistico che c’è la grande speculazione e ci sono i grandi problemi. Questo aspetto invece è stato chiuso in un cassetto, ha fatto saltare il Municipio VIII. Non vedo alcun tipo di riflessione da parte della sindaca. Ritengo che questa giunta non sia minimamente in grado di andare avanti. A questo punto credo che le dimissioni siano doverose. Chiedere le dimissioni della giunta è un dovere nei confronti della città”.

“Come si sentono gli elettori della prima ora dopo questa vicenda? Traditi, come mi sono sentita io quando mi sono ritrovata in questa situazione in cui io cercavo di far aprire gli occhi ai miei compagni e invece venivo additata e messa in una situazione di mobbing”

12:40 – Il Pm Paolo Ielo conferma che: “Non c’è alcun impedimento che parte dalla procura nell’iter del progetto stadio della Roma”.

12:00 – Secondo quanto riferisce Teleradiostereo, dalla Procura filtra che negli atti riguardanti lo Stadio della Roma non ci sia alcuna firma di De Vito, pertanto sarebbe difficile collegare la sua condotta all’iter, che quindi entrerebbe in modo decisamente marginale nell’inchiesta.

11:30 Enrico Stefano sarà il nuovo presidente dell’Assemblea capitolina. E’ quanto apprende l’agenzia Dire da fonti del Campidoglio. Il sindaco Virginia Raggi ha già comunicato la sua volontà all’interessato, attualmente presidente della commissione Mobilità del Comune.

10:54 – Marcello De Vito e l’avvocato Camillo Mezzacapo si fecero promettere oltre 110mila euro dagli imprenditori Claudio e Pierluigi Toti e ne avevano incassati già 48mila in cambio dell’interessamento per un progetto di riqualificazione degli ex mercati generali di Ostiense. Come viene riferito dall’Ansa, il dettaglio emerge dall’ordinanza che ha portato in carcere per corruzione il presidente dell’assemblea capitolina e lo stesso Mezzacapo. “In concorso tra loro Mezzacapo e De Vito,sfruttando le relazioni di quest’ultimo con soggetti chiamati ad intervenire nell’iter amministrativo relativo all’approvazione del Progetto di riqualificazione degli Ex Mercati Generali di Roma Ostiense di interesse della Lamaro Appalti, società del gruppo Toti, si facevano indebitamente promettere e quindi dare da Pierluigi e Claudio Toti della mediazione illecita finalizzata a ottenere un’interlocuzione diretta con il pubblico ufficiale nell’ambito del progetto immobiliare suindicato la somma di denaro di 110.620 euro corrisposta sotto forma di corrispettivo di incarico professionale conferito dalla società Silvano Toti Holding Spa allo studio legale di Mezzacapo e da quest’ultimo trasferito per l’importo complessivo di 48.800 euro su un conto intestato alla società MDL Srl di fatto riconducibile a Mezzacapo e De Vito”.

10:45 – “Arresto De Vito pietra tombale sullo stadio della Roma? Lasciateci capire. Se il procedimento non è viziato da alcun comportamento penalmente rilevante tecnicamente si può andare avanti”. Queste le parole del direttore generale del Campidoglio Franco Giampaoletti entrando a Palazzo Senatorio e riportate da Adnkronos. E sul versante politico? “Questo non lo so”, ha detto il dg.

10:28 – La sindaca di Roma Virginia Raggi, tramite un post su Facebook, ha commentato la notizia dell’arresto di Marcello De Vito: “Nessuno sconto. A Roma non c’è spazio per la corruzione. Chi ha sbagliato non avrà alcuno sconto da parte di questa amministrazione. La notizia dell’arresto di Marcello De Vito è gravissima: ho piena fiducia nella magistratura e nel lavoro dei giudici”.

10:12 – Secondo quanto riportato dall’Ansa l’imprenditore «Luca Parnasi, al fine di acquisire il favore di Marcello De Vito, che guidava in qualità di presidente del Consiglio Comunale di Roma Capitale i lavori dell’Assemblea Capitolina riguardanti il progetto per la realizzazione del Nuovo Stadio della Roma, si è determinato, in adesione ad una specifica richiesta di De Vito, a promettere e poi ad affidare diverse remunerative consulenze all’avvocato Mezzacapo il quale ha operato quale espressione dello stesso De Vito». Dunque per il gip le consulenze date da Parnasi al collaboratore di De Vito servivano per asservire la funzione del presidente del Consiglio Comunale di Roma.

10:03 – Spunta l’intercettazione telefonica tra l’avvocato Mezzacapo e Marcello De Vito: “Questa congiunzione astrale tra ….tipo l’allineamento della cometa di Halley …hai capito cioè…è difficile secondo me che si verifichi …noi Marcè dobbiamo sfruttarla sta cosa, secondo me guarda ci rimangono due anni”. Parole che secondo il gip di Roma si riferisce allo sfruttare “il ruolo pubblico di De Vito per fini privatistici e ottener lauti guadagni”.

10:00Luigia Spinelli, una delle due Pm titolari dell’indagine che questa mattina ha portato all’arresto del presidente dell’Assemblea capitolina Marcello De Vito è da poco andata via dal Campidoglio. Uscendo da Palazzo Senatorio, ai cronisti che la aspettavano fuori e che le chiedevano se fosse lì per la perquisizione dell’ufficio del presidente De Vito ha risposto «Le attività sono in corso».

09:58 – Il vicepremier Luigi Di Maio, con un post su Facebook, annuncia l’estromissione di Marcello De Vito dal Movimento 5 Stelle: “Mi assumo io la responsabilità di questa decisione, come capo politico, e l’ho già comunicata ai probiviri”.

 

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