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ESCLUSIVA SLR, Moriero: “Obbligatori i 3 punti col Cagliari. Conte? Vuole rimettersi in gioco, dipenderà dal progetto”

L’ex centrocampista ha parlato della gara dell’Olimpico e non solo

Francesco Moriero è un doppio ex di Roma-Cagliari, che si affronteranno domani all’Olimpico. Il laterale pugliese (nato a Lecce il 31 marzo 1969) ha giocato con la maglia degli isolani dal 1992 al 1994, per poi passare in giallorosso, dove rimase per tre stagioni, dal 1994 al 1997. Contattato dalla redazione di “SiamolaRoma.it“, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni, sulla gara e non solo:

Moriero, domani si affronteranno Roma e Cagliari, squadre nelle quali lei ha giocato. Un pronostico?
“Il Cagliari è quasi salvo, mentre la Roma è obbligata a vincere per continuare a sperare nel quarto posto, che significherebbe partecipare alla prossima Champions League. I giallorossi sono favoriti ovviamente e hanno l’obbligo di fare i tre punti. Per arrivare tra le prime quattro potrebbe servire addirittura vincerle tutte”.

Quale sarà la chiave che consentirà alla Roma di vincere la partita?
“I rossoblu sono un’ottima squadra che concede poco e che non sbaglia mai l’approccio alla partita, ma avrà comunque delle defezioni importanti, così come la Roma. La chiave è quella che evidenziata da Ranieri in conferenza stampa: i giallorossi non devono sottovalutare la partita”.

C’è un filo che collega Roma a Cagliari in questo momento: Luca Pellegrini. In giallorosso il terzino ha faticato, mentre in Sardegna sta rendendo molto bene. A Roma c’è troppa pressione per i giovani?
“Non penso sia un fatto di pressione. Sicuramente Roma è una piazza difficile, ma chi indossa la maglia giallorossa non deve e non può soffrire la pressione”.

Lasciamo per un attimo la partita di domani e parliamo di mercato: la Roma è forte su Antonio Conte e sembra che, dopo l’ultimo botta e risposta con Cairo, anche Petrachi sia vicinissimo.
“Sono amico di entrambi, ci conosciamo da quando eravamo bambini. Mi stanno chiedendo tutti dove andrà Conte, ma la verità è che non lo so. Come carattere i due sono simili: Petrachi è un dirigente con la mentalità vincente, al Torino ha fatto molto bene, gli piace programmare e avere carta bianca. Sono entrambi molto pignoli.
Ti confesso che sarebbe bellissimo vederli insieme e di sicuro faranno bene, ovunque andranno. Sinceramente non ti so dire dove allenerà Conte, ma so di sicuro che vuole rimettersi in gioco. E di certo non verrebbe a Roma a fare la comparsa, vuole vincere e un possibile accordo dipenderà dal progetto che gli verrà sottoposto”.

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