Con l’Atalanta decide ancora una rete di Montella. I giallorossi non brillano, ma prendono punti preziosi
E’ il 12 maggio del 2001, la Roma gioca male, ma riesce a vincere contro l’Atalanta e riesce soprattutto a prendere tre punti preziosi nella corsa scudetto. Ora con quattro partite da giocare i giallorossi hanno cinque punti di vantaggio sulla Lazio e sei sulla Juventus.
All’Olimpico però soffre la squadra di Capello, per tutto il primo tempo, infatti, la Roma fatica parecchio in fase di impostazione e realizzazione. Difficile per i giallorossi arrivare in zona gol palla a terra. L’Atalanta si vede poco e il primo tempo finisce sul risultato di 0-0.
Nella prima parte della ripresa la Roma continua ad accusare le stesse difficoltà contro un avversario sempre più solido. Anzi è l’Atalanta a farsi pericolosa per prima nei primi minuti del secondo tempo.
Capello si spazientisce e toglie uno spento Totti – che non gradisce – contando sulla grint del giapponese Nakata. Dai piedi di quest’ultimo nasce il gol del vantaggio giallorosso che spoteva arrivare solo su calcio piazzato: corner di Nakata, velo in elevazione di Batistuta, Montella ci mette la gamba in scivolata e segna.
La partita cambia radicalmente, gli ospiti sono costretti ad uscire dalla tana e la Roma ha maggiori opportunità per rendersi pericolosa. Il caldo e la fatica, però si fanno sentire e gli uomini di Capello preferiscono restare ad aspettare lasciando l’iniziativa all’Atalanta. La fine arriva senza troppe emozioni (tra un salvataggio atalantino sulla linea di porta). Per la Roma è un’altra domenica giallorossa.