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L’Edicola, Totti nuovo direttore tecnico. La Roma snellisce gli ingaggi e si prepara per l’Europa League

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IL CORRIERE DELLO SPORT – Fuori tutti. La Roma, a torto o a ragione, ritiene chiuso un ciclo e per le necessità finanziarie determinate dall’esclusione dalla Champions League, sarà obbligata a sfruttare il momento per ricostruire un percorso virtuoso. Il 26 maggio sarà l’ultima per molti giocatori: De Rossi ovviamente, ma anche DzekoKolarov e probabilmente Manolas. Quattro titolari della famosa semifinale contro il Liverpool.

Nel frattempo Fienga ha incontrato Totti, che oggi pomeriggio sarà a Firenze per celebrare l’ingresso nella Hall of Fame della Federcalcio. C’è una schiarita sul futuro che dovrebbe allontanare definitivamente le tentazioni centrifughe: la Roma gli offrirà la poltrona richiesta, cioè quella di direttore tecnico, con competenze sulla gestione dello spogliatoio e deleghe operative anche sul mercato degli allenatori e dei calciatori. Lo riporta il Corriere dello Sport.

LA GAZZETTA DELLO SPORT – L’impressione è che da qui a domenica, quando Claudio Ranieri concederà l’ultima passerella a Daniele De Rossi in maglia giallorossa, l’onda della contestazione non si placherà.

Il paradosso è che il reparto che ha fatto peggio in questa stagione è l’attacco, ma la Roma, già adesso, con 90′ ancora da giocare, ha segnato in campionato più gol dello scorso anno. Nel 2018 chiuse a 61 reti, ora è a 64. Il tutto nell’anno peggiore di Dzeko, con Schick solita meteora e Under e Perotti spesso fermi i box.

C’è ancora vita a Trigoria, nonostante la stagione si stia concludendo in modo assai malinconico. Il mercato, dopo la fine del campionato, è infati pronto a tenere compagnia ai tifosi. Per il ruolo di portiere è stato monitorato il nome di Neto del Valencia, pista comunque complicata per il costo del giocatore (circa 25 milioni) e la possibilità per lui di giocare la Champions con il club spagnolo.

A meno di clamorosi colpi di scena, stavolta James Pallotta dovrà aspettare ancora molto per abbracciare la Roma. Perché domenica con il Parma non ci sarà e perché i giallorossi in America probabilmente quest’estate non ci andranno.

IL CORRIERE DELLA SERA – Al casting per la successione di Claudio Ranieri sulla panchina della Roma bisogna aggiungere un nuovo nome, destinato a suscitare curiosità: Marcelo Bielsa. L’allenatore del Leeds United – che fu a un passo dalla Lazio nel 2016, quando la trattativa saltò all’ultimo e Lotito fu costretto a richiamare Inzaghi che stava andando alla Salernitana – è ora in lizza per sedersi sulla panchina giallorossa.

In altri tempi una partita come Roma-Parma avrebbe chiamato allo stadio i soliti tifosi più romantici, magari quelli che erano all’Olimpico il 17 giugno 2001, il giorno del terzo scudetto. Invece sarà l’addio di De Rossi e sarà contornato da tante manifestazioni contro la dirigenza giallorossa.

IL MESSAGGERO – Ranieri, Claudio, le ha cantate anche meglio di Ranieri, Massimo: “Perdere l’amore” in certi casi, è come “Perdere la Roma”. 

I giallorossi già sono consapevoli che l’estate diventerà lunga e comincerà prima. Dal 2° preliminare (25-1° agosto). In calendario, dunque, saranno 6 i match in più: 3° turno (8-15 agosto) e playoff (22-29 agosto). Percorso inedito per la proprietà Usa: mai successo nelle precedenti 7 stagioni di entrare in gioco dalla porta di servizio (in quella 2013/2014 c’è stata l’esclusione da entrambi i tornei).

Tipo Franco Baldini. Totti ha in testa, praticamente dal giorno dopo il suo addio al calcio giocato, di dirigere il compartimento tecnico della Roma: si sente in grado di dare una mano, vorrebbe mettere al servizio del club la sua esperienza ma finora – tranne la telefonata di inizio marzo a Claudio Ranieri – è rimasto a guardare il lavoro altrui. Lo riporta Il Messaggero.

28/04/2018 Roma vs Chievo (Serie A) Sport; Calcio;
Nella foto: PALLOTTA
(Foto Gino Mancini)

James Pallotta non parla, ma sa come distribuire urbi et orbi le sue idee. Il presidente della Roma segue da lontano l’evolversi della situazione dopo il «no» rifilato a Daniele De Rossi alla richiesta di un altro anno di contratto e, se pur amareggiato per le incessanti proteste dei tifosi, non ha nessuna intenzione di rivedere la sua posizione: «Se vogliono gettare m… su di me bene, ma io non torno indietro».

LA REPUBBLICA – Ed Europa League sia. La Roma, dopo lo 0-0 di Sassuolo e la vittoria dell’Empoli contro il Torino, è matematicamente qualificata per la coppa minore, la figlioccia della Champions. Se dalla porta principale o se dopo i preliminari, si capirà solamente dopo l’ultima di campionato.

IL TEMPO – Una settimana lunga, anzi lunghissima. Quelli che portano alla sfida con il Parma saranno giorni più che intensi per De Rossi, con un Olimpico sold out pronto a salutarlo. Chi non dovrebbe essere allo stadio è Pallotta, assente dalla Capitale dalla gara con il Liverpool dello scorso anno. Il presidente giallorosso è abbastanza contrariato per la contestazione subita dopo la scelta di non rinnovare il contratto del numero 16.

Il pareggio contro il Sassuolo ha fatto sfumare quasi defintivamente ogni speranza della Roma di qualificarsi alla Champions, regalando però il matematico accesso all’Europa League in virtù della sconfitta del Torino.

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